Alcolock: cos’è, quando è obbligatorio e quali regole valgono oggi
- StudioLegaleVerno

- 12 nov
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Cos’è l’alcolock
L’alcolock è un dispositivo che impedisce l’avviamento del veicolo se, nel test del respiro, rileva alcol (soglia: zero per i soggetti cui è prescritto). In ambito UE è indicato come alcohol interlock e la sua progettazione/valutazione fa riferimento alla norma tecnica EN 50436. Nei documenti di patente, l’obbligo è segnalato dal codice unionale 69 (“guida solo su veicoli con alcolock”), mentre il codice 68 indica l’obbligo di “alcol zero”. Questi codici sono armonizzati dalla direttiva 2006/126/CE come modificata dalla direttiva (UE) 2015/653.
Il quadro europeo sui veicoli nuovi
Il Regolamento (UE) 2019/2144 richiede, tra gli equipaggiamenti di sicurezza, la predisposizione per l’interfaccia di installazione dell’alcolock nelle nuove omologazioni, così da facilitarne il montaggio aftermarket.
La base normativa italiana
Con la Legge 25 novembre 2024, n. 177 (in vigore dal 14 dicembre 2024) è stato aggiornato l’art. 186 C.d.S. introducendo, tra gli altri, i commi 9-ter e 9-quater:
per chi è condannato per guida in stato di ebbrezza con tasso > 0,8 g/l (lett. b) o > 1,5 g/l (lett. c), è sempre disposto l’inserimento dei codici 68 e 69 sulla patente italiana;
le sanzioni dell’art. 186, comma 2, sono aumentate di un terzo se il conducente rientra nel 9-ter; sono raddoppiate se circola con alcolock alterato/manomesso o con sigilli rimossi.
Il decreto attuativo: caratteristiche e installazione
Dal 26 luglio 2025 è in vigore il Decreto MIT 2 luglio 2025 (“Caratteristiche e modalità d’installazione del dispositivo alcolock”), pubblicato in G.U. n. 171/2025. Il decreto:
definisce i requisiti tecnici in coerenza con la norma EN 50436;
consente l’installazione su veicoli cat. M1, M2, M3, N1, N2, N3 (trasporto persone e merci);
prevede officine abilitate e documentazione a bordo (dichiarazione d’installazione e certificato di taratura in corso di validità).
Quando diventa obbligatorio l’alcolock
L’obbligo riguarda i titolari di patente italiana con codici 68 e 69 apposti a seguito di condanna ex art. 186, comma 2, lett. b) o c). In via operativa:
in genere i codici permangono almeno 2 anni (fascia 0,8–1,5 g/l) o almeno 3 anni (>1,5 g/l), con possibili estensioni secondo le valutazioni medico-legali;
la decorrenza pratica è collegata alla restituzione della patente dopo la sospensione.
Obblighi pratici per chi lo usa
Installazione e gestione (manutenzione/taratura) sono a carico dell’interessato; occorre mantenere la taratura entro gli intervalli previsti e poter esibire la documentazione.
Divieti: non si può circolare con veicolo privo di alcolock quando prescritto, né con dispositivo alterato, manomesso o con sigilli rimossi (rischio di raddoppio delle sanzioni).
Costi (stima)
Le fonti operative indicano un ordine di grandezza di circa €2.000 tra dispositivo e installazione, a cui si sommano i costi ricorrenti (boccagli monouso, manutenzione e taratura periodica presso strutture accreditate). Trattandosi di stime, i valori reali dipendono da veicolo, modello e officina.
Sanzioni: promemoria essenziale
Resta fermo il quadro dell’art. 186 C.d.S. (soglie 0,5–0,8; 0,8–1,5; oltre 1,5 g/l). Per i conducenti con codici 68/69 (comma 9-ter):
+1/3 alle sanzioni dell’art. 186, comma 2;
raddoppio se l’alcolock è assente quando prescritto, alterato o manomesso (9-quater e rinvii all’art. 125 C.d.S.).
Note per aziende e flotte
Per i veicoli di nuova omologazione è presente la predisposizione all’installazione; il decreto individua le categorie ammesse e richiede officine abilitate e corretta tracciabilità degli interventi (installazione e taratura). Valutazioni di policy aziendale (es. impiego volontario su flotte a rischio) possono ridurre l’esposizione a responsabilità organizzative in caso di sinistri.
In sintesi
L’alcolock non è un optional etico: per chi supera 0,8 g/l ed è condannato, diventa prescrizione legale (codici 68/69).
Dal 26 luglio 2025 sono operative le regole tecniche su come si installa e chi può installarlo.
Manutenzione e prova di taratura aggiornate e a bordo: senza, si rischiano sanzioni aggravate.




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