Email come prova in tribunale: quando sono valide e quando no
- StudioLegaleVerno

- 16 set
- Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi anni le email sono diventate uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati, sia nella vita privata che nei rapporti professionali. Non sorprende, quindi, che vengano spesso portate in tribunale come prove in cause civili e penali.Ma le email hanno davvero valore legale? E soprattutto: come bisogna comportarsi per non commettere errori fatali?
Le email hanno valore legale?
La risposta è: sì, ma non tutte allo stesso modo.
Email ordinaria: può essere utilizzata come prova documentale, ma la sua forza probatoria è limitata perché potrebbe essere facilmente alterata.
PEC (Posta Elettronica Certificata): ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno, quindi costituisce una prova molto più solida.
Cosa dice la legge e la giurisprudenza
Il Codice di Procedura Civile considera l’email un documento informatico, quindi può essere ammessa come prova. Tuttavia:
il giudice ne valuta l’attendibilità caso per caso;
l’opposizione della controparte può metterne in discussione la genuinità;
senza una PEC, è spesso necessaria una perizia informatica per accertarne la provenienza.
Email stampata o originale digitale: cosa vale di più?
Una semplice stampa di un’email non basta a dimostrarne l’autenticità.L’originale digitale, conservato correttamente (ad esempio con i file .eml o .msg che contengono gli header), ha molto più valore.
Consigli pratici per non commettere errori
Se pensi di utilizzare delle email in un procedimento giudiziario, è bene:
usare sempre la PEC per comunicazioni importanti;
conservare i messaggi originali e non solo stampe o screenshot;
valutare con il tuo avvocato la possibilità di far eseguire una perizia informatica.
Conclusione
Le email possono rappresentare una prova preziosa, ma non sempre bastano da sole a convincere un giudice. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a un avvocato che sappia valutare quando e come utilizzarle in modo efficace, evitando errori che potrebbero compromettere l’intera difesa.




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