Revenge Porn: La Tutela Penale della Privacy Sessuale nell’Era Digitale.
- StudioLegaleVerno
- 18 mag
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Negli ultimi anni, la tecnologia digitale ha ridefinito profondamente le modalità di relazione tra individui. Se da un lato la diffusione dei social media e delle piattaforme di messaggistica ha facilitato l’interazione umana, dall’altro ha creato nuove vulnerabilità, soprattutto in ambito affettivo e sessuale. Una delle più gravi e attuali è il fenomeno del cosiddetto revenge porn, ovvero la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, ottenuti in un contesto di intimità e poi divulgati senza consenso, spesso a seguito della rottura di un rapporto.
1. Il Quadro Normativo: L’Articolo 612-ter c.p.
Con la Legge 19 luglio 2019, n. 69, nota come “Codice Rosso”, il legislatore ha introdotto nel codice penale l’art. 612-ter, rubricato “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. La norma punisce:
«Chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate.»
La pena prevista è la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 euro, aumentabile in caso di relazione affettiva pregressa, minorata difesa della vittima o diffusione tramite strumenti informatici o telematici. È prevista l’aggravante nel caso in cui il fatto sia commesso dal partner o ex partner, configurando una dinamica tipicamente vendicativa.
2. La Ratio della Norma: Protezione della Libertà Sessuale e Dignità Individuale
Il revenge porn colpisce non soltanto la sfera della privacy, ma anche la libertà sessuale, intesa come espressione autodeterminata della persona. La normativa si fonda su due pilastri:
Tutela della riservatezza digitale, oggi vulnerabile per via della facilità di replicazione e circolazione di contenuti intimi.
Difesa della dignità personale, messa in discussione dalla gogna mediatica e dalla potenziale viralità delle immagini illecite.
In questo senso, la giurisprudenza sta gradualmente affinando l’interpretazione della norma per adattarla a nuovi casi, inclusi quelli di minacce, estorsioni sessuali (sextortion) e diffusione su piattaforme chiuse o gruppi criptati.
3. Responsabilità Civile e Risarcimento del Danno
Oltre al rilievo penale, l’autore del fatto può essere chiamato a rispondere in sede civile per i danni morali, patrimoniali e all’immagine. I giudici riconoscono frequentemente un danno da lesione della reputazione e un danno esistenziale, quantificato in base alla gravità della diffusione, al numero di visualizzazioni e all’impatto psicologico sulla vittima.
In alcuni casi, è possibile richiedere anche un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. per l’immediata rimozione dei contenuti e l’oscuramento delle URL interessate, anche tramite i fornitori di servizi digitali.
4. Il Ruolo delle Piattaforme Digitali e le Misure Preventive
La responsabilità degli host (Facebook, WhatsApp, Telegram, X ecc.) è un tema ancora dibattuto. L’attuale orientamento giurisprudenziale richiede la tempestiva rimozione dei contenuti una volta ricevuta notifica del contenuto illecito, pena la possibile responsabilità per omissione.
Al contempo, il legislatore ha introdotto strumenti di protezione avanzati:
Segnalazioni rapide tramite Polizia Postale e Garante per la Privacy;
Attivazione di canali riservati per la rimozione dei contenuti (es. Meta e Google);
Misure di educazione digitale preventiva, oggi fondamentali anche per i minori.
5. Conclusioni: L’Importanza dell’Assistenza Legale Specializzata
Il fenomeno del revenge porn è una delle declinazioni più gravi della violenza digitale e merita un approccio giuridico integrato. È essenziale che le vittime non si sentano sole, ma supportate con tempestività e competenza. Presso lo Studio Legale Verno, offriamo assistenza legale a chi è stato coinvolto, sia per avviare un procedimento penale, sia per ottenere un risarcimento dei danni subiti.
In un’epoca in cui ogni contenuto può essere replicato e diffuso all’infinito, la giustizia deve riuscire a essere altrettanto rapida e incisiva.
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